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6) NUOVA DIVISIONE DEI POTERI
  • 6.1 Divisione dei poteri                                                                                                                                                                                                                                                                                              La divisione dei poteri è un pilastro fondamentale delle moderne democrazie che non si chiamerebbero tali se questa fosse inadeguata o inefficace. Noi che vogliamo andare oltre la democrazia rappresentativa per arrivare ad una democrazia integrale, riteniamo l'attuale separazione dei poteri non sufficiente a garantire la massimizzazione della libertà individuale. Nel variegato campo libertario si passa dalla totale abolizione dello Stato, dalla miniarchia, dallo Stato ultraminimo fino ad arrivare alla demarchia. La nostra proposta libertaria ha invece un approccio non ideologico ma puramente pragmatico alla questione Stato. Nostro obiettivo è massimizzare la libertà nella sua totalità quindi sia come assenza di costrizioni e impedimenti sia come capacità di agire.                                                                                                                                                                                    Riteniamo però che la totale assenza di regole, quindi la pura anarchia, non porti a massimizzare la libertà. Il rischio che individui, aziende, associazioni, stati autodeterminati, invadano la libertà degli altri è troppo alto e concreto. L'anarchia totale rischia di abolire la coercizione centralizzata semplicemente per decentralizzarla con il rischio di liberarsi di un oppressore per crearne migliaia. Per questo noi proponiamo invece la permanenza di un potere comune ma distribuito a tutti i cittadini, quella Sovranità Condivisa che abbiamo chiamato Stare Confederale in luogo dello Stato Centrale. Sovranità condivisa che non si limita al solo esercizio del diritto di voto ma che significa proprio possedere la propria sovranità. Questa massima distribuzione del potere, della sovranità e quindi della libertà necessita però di una chiave di volta, di poteri di ultima istanza tesi a difendere la sovranità individuale sia dagli altri poteri comuni ma anche dai poteri privati e dagli altri individui.                                                                                                                                                                          Questi poteri comuni indipendenti saranno scelti in sede di Assemblea Costituente Aperta, saranno in numero maggiore dei poteri attualmente esistenti ma avranno complessivamente un potere molto più limitato di quanto abbia adesso lo Stato Centrale sia a livello economico che sociale (possiamo stimare il residuo potere coercitivo di queste istituzioni pari a un decimo del potere dello Stato Centrale attuale). In sede di Assemblea inoltre saranno decise le modalità di elezione di ogni potere e la sua quota di valuta-proprietà e valuta-esternalità (vedremo nei punti successivi). Saranno i cittadini stessi con il loro voto a decidere il peso finanziario di ogni istituzione collettiva, fattore fondamentale nella limitazione dell'intrusione del governo centrale.                                                                                                              

  • 6.2 Istituzioni comuni                                                                                                                                                                                                                                                                                                Le istituzioni comuni sono i poteri indipendenti che verranno individuati dall'Assemblea Costituente. Noi proporremo questa suddivisione:                                                                                                                                                                                                                                                                              1) Esecutivo-direzionale: potere comunemente conosciuto come governo, avrà il compito di gestire le risorse disponibili, di indirizzo politico, di proporre leggi, di essere il coordinamento degli altri poteri esistenti ma da una posizione uguale non superiore; 2) Legislativo: potere comunemente conosciuto come Parlamento avrà il compito di proporre leggi, controllare l'attività del governo e delle istituzioni, approvare il bilancio pubblico, dopo una prima fase di transizione, sarà abolito. 3) Giudiziario: la magistratura avrà il compito di giudizio di ultima istanza, dato che questo settore sarà ampiamente liberalizzato; 4) Esaminativo: avrà il compito di controllare la qualità e la quantità del lavoro svolto dalle altre istituzioni pubbliche e di analizzare a livello statistico tutta la società così da minimizzare la asimmetrie informative ed elevare la trasparenza, data l'assenza di regolamentazioni avrà l'importante compito di valutare la qualità e gli aspetti positivi e negativi di ogni attività; 5) Informativo: il suo compito sarà quello di garantire un'informazione pubblica ufficiale attraverso un canale televisivo, un sito internet e un contatto diretto con ogni cittadino; 6) Ambientale: una rivoluzione libertaria non può considerare esclusivamente gli individui umani ma deve poter dare potere anche ad animali e vegetali, questo non può essere fatto direttamente ma deve poter essere fatto da un'istituzione deputata; 7) Strutturale: come per animali e vegetali una Rivoluzione Libertaria non può tenere conto solo dei cittadini con pieno potere politico ma anche dei cittadini minorenni e delle future generazioni, questo potere avrà il compito di pensare il lungo periodo, quindi salvaguardare e rafforzare la struttura della società; 8) Priorativo: le attuali proprietà dello Stato Centrale passeranno ad un ente di proprietà dei cittadini, la Proprietà Condivisa (o Common Trust), con il compito di gestire questa proprietà indivisa secondo il volere degli azionisti-usufruttuari, cioè tutti i cittadini; 9) Valutario: la Banca Centrale non avrà più il potere di emettere valuta a corso forzoso ma avrà compiti puramente tecnici come quantificare l'ammontare di valuta-proprietà e determinati tassi di riferimento; 10) Militare: riteniamo il potere militare il potere coercitivo di ultima istanza, il più importante garante della tenuta  e della difesa dello Stare da parte di minacce interne ed esterne, proponiamo la separazione di questo potere e il massimo decentramento interno così da creare un sistema immune a colpi di stato ma pronto e preparato per l'autodifesa; 11) Costituzionale: questo sarà un potere politico-militare ed avrà l'importantissimo compito di tutelare le proprietà costituzionali e quindi la libertà, dalle minacce sia da parte delle altre istituzioni che da parte di gruppi o individui privati; 12) Decisionale: il capo dello Stare non sarà il governo ma sarà un ente collegiale, cioè il Consiglio dello Stare, che potrà decidere in ultima istanza solo con l'unanimità (con il metodo dell'unanimità indotta).                 

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