
VERSO LA RIVOLUZIONE LIBERTARIA
1.1 Contratto sociale volontario
Le attuali costituzioni vigenti nella gran parte degli Stati Centrali sono contratti sociali coercitivi imposti unilateralmente dal potere dominante senza il consenso del cittadino e legittimati dal presunto riconoscimento implicito derivante dal suffragio universale o dall'utilizzo dei servizi pubblici. Nessuno ha però firmato questo contratto sociale e nemmeno ha riconosciuto il potere coercitivo derivante dal volere di una maggioranza elettorale che spesso è addirittura qualificabile come minoranza.
Sosteniamo quindi la convocazione di una Assemblea Costituente Aperta a tutti i cittadini per poter redigere insieme un contratto basato sul più ampio consenso possibile e sempre aperto ad eventuali modifiche. Proponiamo la redazione di un nuovo Contratto sociale libero e volontario che ognuno di noi potrà redigere, confermare o eventualmente rifiutare senza sanzioni coercitive. Il contratto sociale che proponiamo non sarà teso a regolamentare il cittadino, ma sarà teso a riconoscere i diritti reciproci e alla massimizzazione del potere individuale. Essenzialmente in questo contratto saranno definite le proprietà costituzionali di ogni individuo e saranno determinate le residue istituzioni comuni e la loro struttura. Un superamento radicale del sistema attuale dove lo Stato Centrale decide sia i servizi da erogare sia il peso fiscale degli stessi.
1.2 Struttura del Contratto
Proponiamo un Contratto sociale volontario che massimizzi il potere e quindi la libertà individuale. Questa massimizzazione è necessaria se vogliamo convincere più individui possibili ad aderirvi. Il Contratto sarà basato sulla reciprocità prevedendo delle compensazioni dove la reciprocità non è precisamente definita. Chiaramente il Contratto non sarà uno Stato coercitivo quindi l'adesione allo stesso non è imposta ma volontaria e chi non aderirà sarà libero di autodeterminarsi totalmente come se fosse uno Stato indipendente, con tutte le conseguenze positive ma anche negative del caso.
Esso elencherà principalmente le proprietà individuali secondo tre categorie:
1) le proprietà essenziali cioè le proprietà che definiscono il soggetto in quanto tale cioè la sua propria soggettività, il suo pensiero, il suo corpo, quindi la sua salute e incolumità fisica;
2) le proprietà soggettive cioè quelle direttamente derivate dal riconoscimento delle proprietà essenziali, come ad esempio la libertà di parola, quella di movimento o di attività;
3) le proprietà oggettive cioè quelle derivate dal possesso di beni fisici per scambio, eredità o produzione e dalle sottoscrizioni contrattuali.
Se per le proprietà essenziali vige una reciprocità perfetta dato che ogni soggetto necessariamente possiede una propria soggettività pena il venir meno della qualifica stesso di soggetto, per le altre tipologie questa non è così chiaramente definita. Le proprietà soggettive, cioè la libertà d'azione del soggetto spesso comportano la creazione di esternalità negative agli altri soggetti come ad esempio sofferenza visiva, acustica, psicologica, etc. Per ovviare a ciò sarà previsto un sistema di compensazione delle esternalità negative. Per quanto riguarda le proprietà oggettive anche in questo caso il riconoscimento di una proprietà oggettiva implica una riduzione del potere degli altri soggetti, dato che una volta definita l'esistenza di una proprietà oggettiva automaticamente gli altri soggetti sono privati del suo utilizzo. Per ovviare a questo sarà previsto un sistema di compensazione basato sul consenso alla proprietà. Quindi assolutamente non misure coercitive ma misure di compensazione. Compensazioni che saranno sempre distribuite basandosi sulla reciprocità e quindi sull'uguaglianza delle condizioni.
In sintesi la somma della volontarietà di base, del rispetto dell'autonomia del soggetto, dell'assenza di coercizione sul soggetto stesso e di un sistema di compensazioni di mercato dovrebbe tendere alla massimizzazione della libertà individuale di ogni individuo aderente senza il ricorso a strumenti coercitivi che farebbero decadere la volontarietà del contratto e quindi il concetto stesso di contratto. Bene ricordare inoltre che l'Assemblea Costituente che definisce il contratto è permanentemente aperta e quindi sono sempre possibili miglioramenti del contratto stesso.
Le sopracitate proprietà contrattuali sono in ordine gerarchico e il contratto è prescrittivo per i contraenti ed effusivo verso i non contraenti.
1.3 Struttura dell'Assemblea
Data la complessità nella creazione e gestione di un'Assemblea Costituente Aperta è realistico pensare la necessità di dotarsi di un ampio supporto telematico così che ogni cittadino possa interagire con gli altri nella stesura di questo Contratto sociale libero e condiviso.
A questo scopo crediamo ragionevole che in primis sia eletto (con il metodo Schulze) una Comitato Costituzionale con il compito di coordinare, aprire e chiudere le diverse fasi dell'Assemblea. Tra i suoi compiti dovrà esserci anche quello della scelta del sistema informatico da utilizzare. Sistema informatico che ricordiamo non sarà solo utile nella stesura finale del Contratto ma sarà anche sempre aperto per ogni cittadino per proporre eventuali modifiche e eventualmente per annunciare la propria secessione personale.
Compito del Comitato Costituzionale sarà quello di spingere verso la massimizzazione del potere individuale. La votazione della definizione di ogni singolo punto sarà attuata sempre con il metodo di Schulze e/o con ampie maggioranze (2/3 o più) anche avvalendosi di sistemi di unanimità indotta. Rimane sempre la possibilità di non firmare il contratto per chi rimarrà totalmente contrario agli esiti della contrattazione costituzionale.