Regime statalista vs Proposta libertaria

Nella tabella riportata di sopra abbiamo voluto sintetizzare le differenze chiave tra il regime statalista vigente e la nostra proposta libertaria. Vediamo di chiarire brevemente punto per punto:
CONTRATTO SOCIALE : come sappiamo bene nessuno di noi ha mai aderito volontariamente al contratto sociale rappresentato dalla Costituzione che è quindi chiaramente un contratto sociale coercitivo. La proposta libertaria mira, garantendo comunque all'individuo la possibilità di autodeterminarsi individualmente, la possibilità di aderire volontariamente al contratto sociale sulla base del vantaggio e non subendo coercizione.
SISTEMA FISCALE : un contratto sociale coercitivo implica come conseguenza diretta un sistema fiscale di tipo estorsivo, dove lo Stato risulta essere un erogatore di servizi che decide sia il prezzo sia la quantità. I servizi offerti dallo Stato, anche se a volte utili, non sono mai stati richiesti e quindi le imposte non sono il giusto prezzo per questi servizi ma una misura estorsiva. La proposta libertaria capovolge il concetto di imposte fiscali obbligatorie offrendo invece una serie di servizi a pagamento volontari tra i quali il più importante è il riconoscimento della proprietà privata e l'utilizzo del patrimonio comune. Quindi canoni volontari per servizi utili in luogo di imposte coercitive.
APPARATO LEGISLATIVO : ovviamente anche l'apparato legislativo è di tipo coercitivo dato che al di là dei crimini che il minimo buon senso sa ritenere tali in una società, come quelli che ledono l'integrità della persona stessa, la gran parte della legislazione vigente è pura intrusione statale nella vita dei cittadini. In luogo di questo sistema coercitivo, proponiamo un sistema di tipo effusivo dove i cittadini, dotati di pari potere coercitivo, possano autonomamente creare regole e codici che rendano costosi determinati comportamenti e attività senza vietarli o regolamentarli come avviene oggi. Libero mercato delle esternalità negative.
REDDITO DI BASE : i regimi statalisti vigenti hanno tentato e tentano di offrire un reddito di base che in realtà non è, dato che nella gran parte dei casi si tratta di una misura assistenzialista e condizionata fatta sulle spalle degli altri contribuenti. Nella proposta libertaria invece, essendo gli individui associati gli usufruttuari stessi del Common Trust (Fabio Massimo Nicosia docet), ricevono da questo direttamente gli utili generati dai servizi offerti sopracitati. Ecco che in luogo di una proposta assistenzialista e condizionata proponiamo un reddito di sovranità dovuto dall'essere azionisti/usufruttuari della propria quota di potere e non da elemosine offerte dall'alto.
GIURISDIZIONE : gli attuali stati esistenti del mondo si arrogano in maniera del tutto autoreferenziale il diritto di controllare e governare un determinato spazio fisico. Questo diritto viene esclusivamente dalla forza e se pur valido perché si dimostra da sé non ha chiaramente nessuna legittimità. La nostra proposta libertaria supera il concetto di territorio e propone in luogo dello Stato un'entità associativa che basa la sua forza sull'entità numerica dell'associazione stessa, sul residuo potere militare e sul consenso e che quindi può erogare determinati servizi grazie al grande capitale sociale e patrimoniale che possiede. E questo non necessità di territorialità.
AUTODETERMINAZIONE: attualmente in tutti i regimi statalisti l'individuo se nasce in un determinato stato non ha alcun possibilità di secedere e autodeterminarsi ma deve subirsi in maniera coercitiva l'autorità dello stato dove risiede al massimo può trasferirsi e subire l'autorità di un altro stato. L'individuo non è proprietario nemmeno del proprio lavoro ma deve per forza pagare servizi non richiesti ad un prezzo sempre superiore al necessario. La proposta libertaria basata sulla volontarietà invece dà la possibilità all'individuo di decidere in totale autonomia.
DEMOCRAZIA: la democrazia rappresentativa differisce da una dittatura o da un qualsiasi stato autoritario per il solo fatto di dare la possibilità di scelta dei propri rappresentati (a nostro avviso il concetto di stato di diritto perde invece qualsiasi coerenza dato che si basa su un contratto sociale coercitivo e di conseguenze illegittimo). La proposta libertaria invece definisce la democrazia integrale come la sintesi di autodeterminazione individuale, di democrazia diretta digitale per le scelte comuni e di democrazia diretta fiscale dato che i proventi economici del potere comune sono amministrati al 90% direttamente e non dagli intermediari politici come oggi.